20 film punk horror
Sottocultura e musica punk nel cinema del terrore.
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Cinema punk horror
Sin dagli esordi, la scena punk rock ha manifestato il suo amore per l’horror: basti pensare ai Damned in ambito punk ’77 e al gruppo street punk Attak negli anni ’80, oltre – ovviamente – ai Misfits e ai sottogeneri horror punk e death rock.
Dal canto suo, il cinema horror ha spesso ricambiato queste attenzioni, già a partire dalla fine dei ’70. In diversi film dell’orrore – ma anche thriller e di fantascienza – appaiono poi personaggi goth oppure new wave, con i quali i punk rocker vengono spesso confusi dai costumisti e, talvolta, dagli sceneggiatori.
Al di là della rappresentazione approssimativa della sottocultura e dei confini talvolta labili tra generi cinematografici, si può comunque parlare dell’esistenza di un filone punk horror.
Alcuni di questi film sono incentrati sugli ambienti e sulla musica punk. In altri titoli, i punk rocker appaiono soltanto in qualche scena, conferendo comunque un tono sottoculturale alla pellicola. In qualche caso, nei film non compare alcun punk, ma la colonna sonora è decisamente a tema.
20 film punk horror
Segnaliamo, in ordine cronologico, una selezione di venti film punk horror. Non si tratta necessariamente dei lavori migliori o di quelli più noti, ma di una serie di titoli che, per un motivo o per l’altro, possono destare qualche interesse, oppure – se preferite – essere evitati!
Si noterà come la maggior parte dei film punk rock sia stata girata negli anni ’80, il decennio della punxploitation. In questa fase, i punk sono in genere raffigurati in maniera caricaturale e – non di rado – come veri e propri teppisti, se non spietati assassini.
In anni più recenti, il mondo del cinema (non solo dell’orrore) è tornato a interessarsi ai punk rocker. Oggi, però, i personaggi hanno di solito una maggiore profondità e la sottocultura viene spesso rappresentata in maniera più accurata, complice il coinvolgimento di persone provenienti dalla scena.
The Driller Killer (1979)
Anche se il termine punk rock non viene mai pronunciato – si parla, al limite, di rock and roll – lo slasher e commedia nera di Abel Ferrara rappresenta uno dei primissimi esempi (probabilmente il primo) di cinema punk horror.
Oltre a dirigere il lungometraggio, Ferrara impersona il pittore underground Reno Miller, fortemente provato dai problemi economici e da un periodo di crisi con la partner. Ma la goccia che fa traboccare il vaso è la trasformazione dell’appartamento contiguo in sala prove. L’assordante musica in stile New York Dolls impedisce a Reno di riposare: egli perde definitivamente la ragione e diventa, quindi, un serial killer.
Alcune scene di The Driller Killer si svolgono nei club di riferimento per la scena proto-punk, punk rock e no wave newyorkese, e hanno pertanto un valore documentario. Non manca un commento sociale sulle condizioni dei senzatetto di New York.
Il film – prodotto con un budget ridotto – è uscito in Italia soltanto nel 2015, dopo essere diventato di pubblico dominio, e può essere visionato in lingua originale su YouTube.
Dodici rintocchi di terrore (1980)
Altro slasher a tema musicale, diretto da Emmett Alston e ambientato, questa volta, sulla costa occidentale degli Stati Uniti, precisamente a Los Angeles.
Gran parte dell’azione si svolge all’interno di un locale in cui, in occasione della notte di Capodanno (il titolo originale del film è New Year’s Evil), si tiene un concorso musicale. Le band vengono presentate come punk rock e new wave, ma sono talvolta più affini all’hard rock e al glam.
Come altri titoli di questo elenco, anche Dodici rintocchi a mezzanotte si è conquistato, negli anni, un pubblico di culto. Inoltre, la pellicola costituisce – insieme a The Driller Killer – uno dei primi esempi di film del terrore incentrati sulla musica punk (reale o presunta che sia).
Nightmares – Incubi (1983)
Antologia horror e fantascientifica, composta da episodi che erano stati inizialmente realizzati per essere trasmessi all’interno di una serie, salvo poi essere giudicati troppo cruenti per la televisione.
Il protagonista del segmento Bishop of Battle – il videogiocatore J.J. Cooney (Emilio Estevez) – è un appassionato di punk rock e hardcore punk e trascorre gran parte del tempo ascoltando tramite l’inseparabile walkman gruppi come Black Flag e Fear. Il cantante di quest’ultima band, Lee Ving, che è anche un attore professionista, appare invece nell’episodio Terror of Topanga, nelle vesti dell’assassino.
Emilio Estevez parteciperà poi a un altro film punk fantascientifico, Repo Man – Il recuperatore (1984), e Lee Ving apparirà nella commedia arcade e punk rock Flippaut (1983).
Non aprite prima di Natale (1984)
Slasher britannico diretto e interpretato da Edmund Purdom, più noto come attore. In un divertente segmento del film, una banda di punk insegue Babbo Natale per rubargli la bicicletta.
Purtroppo, il lungometraggio è funestato da numerosi problemi, dovuti principalmente ai contrasti tra produzione e regista, il quale – come abbiamo spiegato nella recensione della pellicola – abbandonò i lavori prima ancora di completare le riprese.
Interessante il commento sonoro, che accenna talvolta al reggae e al dub.
Il ritorno dei morti viventi (1985)
Il film punk horror per eccellenza, che portò alla notorietà Linnea Quigley, attrice vicina alla scena punk.
A molti anni di distanza dall’uscita di La notte dei morti viventi (1968), George A. Romero e l’ex-socio John Russo diedero vita a due saghe di zombi distinte, tuttavia accomunate da un’unica origine, ovvero la pellicola del 1968. Romero diresse il seguito Zombi (1978), mentre Russo si rifece all’originale in modo pretestuoso, affidando al regista Dan O’Bannon la realizzazione di una commedia horror.
Una parte dei personaggi principali è costituita da punk, e la curatissima colonna sonora include brani psychobilly, death rock e horror punk. Del film esistono diversi sequels, non tutti degni di nota.
Dèmoni (1985)
Classico film horror italiano, diretto da Lamberto Bava. A parte le comparse goth e new wave, vanno menzionati gli improbabili punk che, scorrazzando per le strade di Berlino, sniffano cocaina e bisticciano tra loro. La colonna sonora è, invece, a base di heavy metal e new wave.
Abbiamo già recensito sia Dèmoni che il seguito Dèmoni 2… L’incubo ritorna (1986).
Ragazzi perduti (1987)
Tra i film che, negli anni ’80, modernizzarono il filone vampiresco, va senz’altro citato Ragazzi perduti. In questo lavoro, gli influssi del punk si mescolano a quelli provenienti da new wave, new romantic e goth e anche la colonna sonora è piuttosto interessante, nonostante l’assenza di brani punk rock.
Abbiamo parlato dettagliatamente del film e dei suoi seguiti nell’articolo pubblicato in occasione della scomparsa del regista Joel Schumacher.
Nightmare 3 – I guerrieri del sogno (1987)
Terzo capitolo, diretto da Chuck Russell, della saga slasher e paranormale creata da Wes Craven.
In un segmento di Nightmare 3, l’ex-tossicodipendente Taryn White (Jennifer Rubin) si trasforma in una punk rocker armata di coltelli e decide di affrontare il suo incubo, Freddy Krueger (Robert Englund). Il tema principale del film – Dream Warriors – è opera del gruppo heavy metal Dokken.
La scena con Taryn White è visionabile in questo post.
Nightmare Sisters (1988)
Commedia horror e sexy, diretta e prodotta con un budget ridotto da David DeCoteau, uscita direttamente sul mercato home video.
Protagoniste del film sono tre amiche in cerca di avventure sentimentali – Micky (Michelle Bauer), Marci (Brinke Stevens) e Melody (Linnea Quigley) – le quali, possedute da un demone, si trasformano rispettivamente in una ragazza della giungla, in una collegiale seducente e in una punk rocker.
È in quest’ultima veste che la Quigley esegue in topless un brano realizzato in collaborazione con il gruppo power pop e punk rock The Skirts. Partecipa alla colonna sonora anche la band horror punk Haunted Garage, il cui cantante Dukey Flyswatter figura pure nel cast.
Killer Klowns from Outer Space (1988)
Commedia fantascientifica e horror di culto, diretta da Stephen Chiodo, in cui appaiono alieni con creste e spikes, nonché strampalati personaggi dal look biker e goth punk.
Ma soprattutto, una canzone dei Dickies realizzata per l’occasione, Killer Klowns from Outer Space, accompagna i titoli di testa e di coda. Il brano fu scritto dal cantante Leonard Graves Phillips prima ancora di poter leggere il copione, e il videoclip include scene tratte dal lungometraggio.
All’incirca nello stesso periodo, i Dickies avevano partecipato anche a un noioso film del filone body swap, ovvero 18 Again! (uscito nel 1988 e tuttora inedito in Italia), in questo caso con una performance dal vivo.
La notte dei demoni (1988)
Abbiamo già parlato di questo horror soprannaturale nell’articolo sui film con personaggi goth. Tuttavia, la pellicola di culto di Kevin S. Tenney dà pari spazio al punk, e merita pertanto di apparire in questa lista. Ancora una volta, figura nel cast Linnea Quigley, che impersona l’appassionata di punk rock Suzanne.
Gli eventi narrati da La notte dei demoni si svolgono nel corso di una notte di Halloween. Nonostante ciò, nella pessima edizione italiana, quest’ultimo termine viene sostituito dalla parola Carnevale, a dispetto del fatto che in numerose scene siano visibili delle zucche intagliate.
Venerdì 13 parte VIII – Incubo a Manhattan (1989)
Ottavo capitolo della saga slasher di Jason Voorhees, diretto da Rob Hedden. Al netto della sua mediocrità, questo sequel contiene comunque qualche scena interessante.
In un segmento del film, il serial killer terrorizza alcuni teppisti, tra cui un punk e uno skin. Quest’ultimo è interpretato da Daryl Kahan – voce del gruppo hardcore punk Citizens Arrest – che all’epoca delle riprese esibiva ancora un abbigliamento skinhead.
La scena è visionabile in questo post, dove abbiamo parlato in maniera più dettagliata del lungometraggio.
I delitti del gatto nero (1990)
Antologia di John Harrison, basata su una serie televisiva ideata da George Romero, Un salto nel buio.
Protagonista dell’episodio cornice è Debbie Harry, che aveva già partecipato all’horror Videodrome (1983) di David Cronenberg. In questa occasione, la cantante dei Blondie impersona Betty, una strega borghese che, prima di cuocere un bambino in forno, lo intrattiene con dei racconti del terrore.
Nell’episodio Il gatto nero, basato su una storia di Stephen King, appare invece David Johansen dei New York Dolls nei panni del feroce assassino Halston.
A dispetto del cast, l’unico segmento con riferimenti sottoculturali espliciti è Lotto 249, con lo studente universitario Edward Bellingham (Steve Buscemi) che, in una delle scene chiave, dialoga con un tassista punk.
Giovani diavoli (1999)
Commedia punk horror adolescenziale diretta da Rodman Flender. Il protagonista Anton Tobias (Devon Sawa) è un giovane perdigiorno che perde il controllo della mano destra, la quale – animata di vita propria – lo costringe a uccidere. Il titolo originale del film, Idle Hands, fa richiamo al detto biblico “le mani oziose sono l’officina del diavolo”.
Figurano nel cast Jessica Alba nei panni di Molly – amica di Anton – nonché gli Offspring, che si esibiscono in occasione di un concerto di Halloween. Durante lo spettacolo, il cantante Dexter Holland viene preso di mira dalla mano assassina di Anton, avendo la peggio.
La colonna sonora è sempre in primo piano e oscilla tra heavy metal e pop punk. La locandina del lungometraggio, così come il titolo dell’edizione italiana, fanno invece il verso al film goth Giovani streghe.
Night of the Punks (2010)
Protagonisti del cortometraggio di Dan Riesser sono i Brain Deads, gruppo horror punk della provincia americana che si ritrova ad esibirsi di fronte a creature demoniache simili a zombi.
Il film, della durata di 19 minuti, è un riuscito tributo sia al punk sia al cinema del terrore degli anni ’80, anche se è ravvisabile pure l’influenza esercitata da opere successive.
Il cortometraggio non è mai uscito ufficialmente in Italia, ma può essere visionato per intero su YouTube.
Pop Punk Zombies (2011)
Commedia horror sgangheratissima ma non priva di valenza simbolica, visto che prende di mira sia l’industria musicale che la retorica anti-immigrati.
Protagonista del film – diretto da Steve Dayton e inedito nel nostro paese – è una formazione pop punk composta da zombi, i Vicious Vegans. La band, sfruttata da un manager senza scrupoli, viene boicottata dagli attivisti che accusano gli zombi di “rubare il lavoro” ai cittadini americani.
Le idee alla base di Pop Punk Zombies sono divertenti, ma gli enormi difetti tecnici sono difficilmente ignorabili, per non parlare del punk rock giù di tono della band (si tratta, d’altro canto, di un gruppo di morti viventi).
Green Room (2015)
Anche se il film di Jeremy Saulnier con Patrick Stewart (Darcy Banker, capo di un’organizzazione neonazi) e Imogen Poots (che interpreta la skingirl Amber) è stato di fatto promosso come un horror, si tratta più che altro di un thriller d’azione con elementi del terrore.
Protagonisti di Green Room sono gli Ain’t Rights, formazione punk rock che, in seguito a una serie di eventi, finisce per esibirsi in un raduno bonehead. Anche se gli skinhead del film sono nazi (a parte Amber, che non ammette di esserlo), nei dialoghi si fa quanto meno cenno dell’esistenza di skin antirazzisti.
The Ranger (2018)
Film slasher di Jenn Wexler, regista e sceneggiatrice vicina agli ambienti musicali underground, incentrato su un gruppo di punk rocker in fuga dalla polizia. Tra loro, Chelsea (Chloë Levine), che guida gli amici all’interno di un parco sorvegliato da uno strano ranger.
Al pari di quanto avviene nei film degli anni ’80, i punk sono dipinti come piccoli criminali, anche se – secondo l’approccio più comune nella cinematografia punk contemporanea – si trasformano presto in vittime. Molto curata la colonna sonora, a cui partecipano band sia conosciute che poco note.
Straight Edge Kegger (2019)
Film horror e d’azione diretto da Jason Zink, con punk, skinhead e ubriaconi vari che si organizzano per combattere un gruppo di straight edge militanti. Il lungometraggio, inedito nel nostro paese, ha una doppia tagline: «This is not just a minor threat» e «K.I.L.L. to keep kids off drugs».
Al contrario di quanto avviene in altri film punk, i richiami stilistici e musicali sono accurati. Inoltre, a dispetto del budget limitato, la produzione è tecnicamente valida.
Uncle Peckerhead (2020)
Commedia punk horror paranormale di Matthew John Lawrence che, nonostante gli apprezzamenti da parte della critica specializzata, non è ancora stata distribuita ufficialmente in Italia.
I componenti del gruppo punk Duh si licenziano dai rispettivi lavori per andare in tour. Uno sconosciuto, che si presenta come Peckerhead, si offre di lavorare per loro in qualità di roadie. I giovani non sanno, però, che il nuovo collaboratore si trasforma ogni notte in un mostro affamato di carne umana.
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