Dèmoni (1985) di Lamberto Bava, un film tra horror e sottoculture
Musica e sottoculture in Dèmoni di Lamberto Bava, uno dei film horror italiani più importanti degli anni ’80.
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Dèmoni, Lamberto Bava, Italia 1985, 88′
La studentessa universitaria Cheryl (Natasha Hovey) viene invitata da un uomo mascherato a una proiezione che si terrà il giorno stesso al Metropol, un nuovo cinema di Berlino, e decide di portare con sé l’amica Kathy (Paola Cozzo). Una volta arrivate, le due scoprono che si tratta di un film demoniaco: purtroppo per loro, nel momento in cui le creature della pellicola si scatenano, avviene lo stesso all’interno della sala.
Il film Dèmoni, diretto da Lamberto Bava e prodotto da Dario Argento, è considerato a buona ragione uno dei maggiori classici dell’horror italiano, in particolare degli anni ’80.
Inoltre, il lungometraggio vanta diverse connessioni con il mondo della musica e delle sottoculture, tanto da poter essere accostato ai filoni cinematografici punk horror e goth.
La pellicola – uscita all’estero come Demons – è tecnicamente molto curata, oltre che dinamica e pressoché priva di tempi morti, a dispetto di qualche piccola pecca.
Ci si riferisce, ad esempio, all’inutile sottotrama del gruppetto di punk: i quattro sniffano cocaina mentre viaggiano su un’auto rubata, poi s’intrufolano nel cinema per nascondersi dalla polizia.
Per quanto riguarda il cast, oltre a Natasha Hovey e Paola Cozzo, si segnalano Urbano Barberini nei panni di George, Bobby Rhodes nel ruolo del pappone Tony e Fiore Argento nella parte di Hannah.
Fiore Argento collabora inoltre alla sceneggiatura, insieme – tra gli altri – al padre Dario e a Dardano Sacchetti, che è pure autore del soggetto. Gli effetti speciali sono invece di Sergio Stivaletti.
Tra gli attori che interpretano ruoli secondari, meritano una menzione Nicoletta Elmi, la bigliettaia del cinema, e Michele Soavi, nel duplice ruolo dell’uomo mascherato e di Jerry (uno dei protagonisti del film nel film).
L’aspetto dei punk rocker è ridicolo: Liz (Enrica Maria Scrivano) usa dei piccoli circuiti elettrici come orecchini, mentre i suoi amici sembrano una via di mezzo tra i punk teppisti cinematografici di quel periodo e una brutta imitazione dei Clash.
In compenso, nella scena iniziale, girata nella metropolitana di Berlino, sono inquadrati con insistenza new waver e goth punk decisamente più credibili.
Molto curata e sempre in primo piano la colonna sonora, che include artisti new wave – come Billy Idol e Go West – e soprattutto heavy metal – ad esempio Mötley Crüe, Saxon e Scorpions.
Il commento musicale di Claudio Simonetti (Goblin), a base di synth, si sposa alla perfezione con i brani prescelti.
Complessivamente, gli elementi sottoculturali di Dèmoni sono poco rilevanti e spesso approssimativi, ma abbastanza costanti da poter incuriosire gli appassionati di stili giovanili.
D’altro canto, la vicinanza alle sottoculture punk, goth e new wave non è certo un requisito essenziale per apprezzare un film come Dèmoni, che rimane una visione indispensabile per i fan del cinema horror.
La saga di Dèmoni
Visto il successo di Dèmoni, Dario Argento e Lamberto Bava si misero subito al lavoro per la realizzazione di Dèmoni 2… L’incubo ritorna (1986).
Esistono poi un quasi-sequel – ovvero La chiesa (1989) di Michele Soavi – e diversi seguiti apocrifi, anche a fumetti: abbiamo approfondito l’argomento nell’articolo dedicato a Dèmoni 2.
Trailer del film
Colonna sonora originale di Claudio Simonetti
Altri brani della colonna sonora
- Walking on the Edge – Rick Springfield
- Save Our Souls – Mötley Crüe
- Dynamite – Scorpions
- We Close Our Eyes – Go West
- Send My Heart – The Adventures
- White Wedding – Billy Idol
- Fast as a Shark – Accept
- Everybody Up – Saxon
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Articolo pubblicato il 12 ottobre 2021 e aggiornato il 27 giugno 2022.
4 commenti su “Dèmoni (1985) di Lamberto Bava, un film tra horror e sottoculture”