Il panico morale sulla rivalità tra mod e rocker sbarca in Italia, prima nel 1964 grazie alla stampa nazionale, e poi tramite due film del 1966, “La battaglia dei mods” e “Fumo di Londra”
Non-Italian speakers take note! This article about the media coverage of mods and rockers is only available in Italian language. However, you can still rely on Google Translate for a rough translation.
Mod contro rocker
Il 7 giugno del ’64 il settimanale romano La Tribuna illustrata, fondato nel 1890, dedicò l’immagine di copertina agli scontri tra mod e rocker che in quel periodo avevano luogo in diverse località del Regno Unito, soprattutto nel corso dei bank holidays.
I mass media britannici diedero grosso risalto agli episodi di violenza, spesso esagerandoli, e crearono così un autentico panico morale i cui echi giunsero fino in Italia.

Il film “La battaglia dei mods” (1966) con Ricky Shayne
Non ci volle troppo tempo affinché, nel nostro paese, si cominciasse ad assistere ai primi tentativi di sfruttare commercialmente la sottocultura mod.
In particolare, il cantante e attore Ricky Shayne fu convinto dal produttore Franco Migliacci a fare la parte del mod, a dispetto del fatto che egli fosse inequivocabilmente un rocker.
Di questa vicenda ci ha parlato dettagliatamente Antonio Bacciocchi nel suo articolo Ricky Shayne: il rocker che si finse mod, perciò ci limitiamo a ricordare che Shayne registrò i singoli Uno dei mods (1965) – il testo parlava di un cruento scontro tra mod e rocker – e Vi saluto amici mods (1966).
Egli inoltre ricoprì il ruolo del protagonista “mod” nella coproduzione italo-tedesca La battaglia dei mods (1966), film diretto da Franco Montemurro e ambientato tra Liverpool e Roma.
La battaglia dei mods è purtroppo difficile da reperire: i più curiosi dovranno quindi accontentarsi della versione in inglese e in bassa qualità video disponibile pure su YouTube.
Il film “Fumo di Londra” (1966) di Alberto Sordi
Anche Alberto Sordi, in una delle scene finali del suo debutto alla regia Fumo di Londra (1966), finì per unirsi a una banda di mod e beatnik (nel periodo della Swinging London c’era una parziale sovrapposizione tra le due culture) e a partecipare suo malgrado a un regolamento di conti con una gang di rocker.
Il film è disponibile sia su RaiPlay (per vederlo è necessario creare un account gratuito) che su YouTube.
Benessere senza civiltà
Ma torniamo ai mod e ai rocker ritratti sulla copertina de La Tribuna illustrata.
La didascalia recitava:
Benessere senza civiltà: migliaia di giovani di ambo i sessi, appartenenti a due bande rivali, si sono scontrati sulle spiagge di Margate, Folkestone e Brighton, devastando i locali e le attrezzature balneari e picchiandosi selvaggiamente tra il panico dei turisti.
Un morto, venti feriti e centinaia di milioni di danni sono il bilancio di questa assurda guerra combattuta da giovani nati dopo l’ultimo conflitto.
La didascalia, quindi, rimandava all’interno del giornale: «Leggere a pag. 36-37: Siete un “mod” o un “rocker”?». Purtroppo non ci è stato ancora possibile reperire l’articolo completo.
L’immagine di copertina fu notata oltremanica. Poco tempo dopo, infatti, se ne occupò il mensile britannico The Solicitors Journal.

L’autore dell’articolo definì l’illustrazione «molto vivace», e commentò piccato che «per quanto la nostra bella gioventù possa risultare esotica, il disegnatore mediterraneo ha senz’altro calcato la mano nella resa della rissa, con quelle facce scure, quei coltelli lucenti e quello scontro feroce tra due ragazze».
Il giornalista passava quindi ad elencare alcuni disordini giovanili avvenuti in città europee come Stoccolma, Fihnahmn, Öregrund e così via, come per sminuire quanto accadeva allora nel Regno Unito.

Segui Crombie Media!
Se sei interessato alle sottoculture mod, skinhead e punk e ad altri stili giovanili, seguici sui social (Facebook, Instagram, Twitter) e iscriviti alla nostra newsletter!
Questo articolo è stato pubblicato il 16 luglio 2019 e aggiornato il 19 dicembre 2022.