Dèmoni 2… L’incubo ritorna (1986) di Lamberto Bava
Qualche parola sul seguito di Dèmoni (1985), sui suoi (blandi) nessi con le sottoculture e sui sequel apocrifi della saga.
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Dèmoni 2… L’incubo ritorna, Lamberto Bava, Italia 1986, 92′
Dopo aver rovinato la propria festa di compleanno, l’antipatica Sally Day (Coralina Cataldi Tassoni) si chiude in camera a guardare un film dell’orrore. Quando un demone esce dal televisore e l’aggredisce, la ragazza si trasforma in un essere maligno e attacca i suoi amici, dando il via a un’epidemia demoniaca.
Il film horror diretto da Lamberto Bava e prodotto da Dario Argento si riallaccia in maniera pretestuosa a Dèmoni (1985), di cui abbiamo parlato qualche tempo fa evidenziando le sue connessioni con il mondo delle sottoculture e dei generi musicali che le accompagnano.
Dèmoni 2… L’incubo ritorna ricalca grossomodo la trama del film precedente, tanto da sembrare più un remake spirituale che un vero e proprio seguito.
Anche se l’elemento dell’epidemia era presente pure in Dèmoni, il richiamo ai film di zombi di George Romero è in questo caso palese, così come le influenze esercitate da Il demone sotto la pelle (1975) e Videodrome (1983), entrambi di David Cronenberg.
A parte Coralina Cataldi Tassoni – protagonista, qualche tempo più tardi, del film di culto Il bosco 1 (1988) di Andrea Marfori – il cast include Asia Argento (che aveva all’epoca dieci anni) nel ruolo della piccola Ingrid e Nancy Brilli nei panni di Hannah, una donna incinta in fuga dal palazzo invaso dai demoni insieme a suo marito George, interpretato da David Knight.
Non manca all’appello Bobby Rhodes nel ruolo di Hank, l’istruttore della palestra; Rhodes aveva fatto parte anche del cast di Dèmoni, ma aveva lì ricoperto un altro ruolo, quello del pappone Tony.
Come nel film del 1985, è presente una sottotrama con quattro giovani scapestrati che scorrazzano in auto (si tratta delle strade di Amburgo, anche se la città non viene mai nominata); tra loro, una ragazza goth.
La colonna sonora è a base di post-punk, goth rock e new wave – a discapito dell’heavy metal, a cui era stata data grande enfasi nella pellicola precedente – e le musiche originali sono del compositore inglese Simon Boswell, e non più – come in Dèmoni – di Claudio Simonetti dei Goblin.
Dèmoni 2 – uscito all’estero come Demons 2 – non è al livello del suo predecessore, ma si tratta comunque di un lavoro divertente e ben realizzato. Inoltre, il piano musicale permette di sorvolare sulla scarsa qualità dei riferimenti agli stili giovanili, ancora più vaghi rispetto al film precedente.
Naturalmente, questo dettaglio non inficia minimamente la godibilità del film. Tuttavia, chi si era appassionato a Dèmoni anche per via della presenza di personaggi e comparse punk, goth e new wave potrebbere essere meno interessato al sequel, che è comunque consigliato agli amanti dell’horror italiano degli anni ’80.
Dèmoni: la saga continua?
Visto che anche Dèmoni 2 riscosse un certo successo, Argento e Bava pensarono di aggiungere un ulteriore capitolo alla serie, ma al suo posto venne infine realizzato La chiesa (1989), diretto da Michele Soavi, che aveva fatto parte del cast della prima pellicola. Pure in questo caso, una parte della trama ricalca quelle di Dèmoni e Dèmoni 2, con l’esplosione di un’epidemia demoniaca all’interno di uno spazio chiuso, e il cast include di nuovo Asia Argento. La colonna sonora comprende dei brani dei Goblin (questa volta al completo) e soprattutto di Keith Emerson.
Esistono poi dei sequel apocrifi, come Dèmoni 3 (1991) di Umberto Lenzi, il cui titolo fu imposto al regista per ragioni commerciali. La pellicola di Lenzi, girata in Brasile e distribuita all’estero come Black Demons o Demons 3, non ha però nulla a che a fare con la breve saga di Bava e Argento, trattandosi di un film di zombi in stile pre-Romero, ridotti all’obbedienza da riti vudù.
All’estero, fu distribuito come Demons 3 – The Ogre un altro lungometraggio di Lamberto Bava, neanche in questo caso connesso ai film precedenti: si tratta infatti di un lavoro televisivo ambientato in Umbria il cui titolo originale è La casa dell’orco (1989), trasmesso su Italia 1 all’interno della serie antologica Brivido giallo. La serie è composta da quattro lungometraggi, tutti diretti da Bava con musiche di Simon Boswell.
Un altro film prodotto da Dario Argento e diretto da Michele Soavi, La setta (1991), è stato distribuito all’estero con vari titoli, tra i quali Demons 4 – The Sect. La colonna sonora è in questo caso di Pino Donaggio.
Nel 1989 uscì al cinema il rifacimento del più noto film di Mario Bava, La maschera del demonio (1960), diretto dal figlio Lamberto, con musiche affidate ancora una volta a Boswell. Sul mercato internazionale fu distribuito nel tempo con diversi titoli, tra i quali Demons 5 – The Devil’s Veil.
Esistono infine dei sequel a fumetti: Demons 3 (2012) di Stefan Hutchinson, Barry Keating, Jeff Zornow e Peter Fielding – incluso in un cofanetto della Arrow Films che raccoglie i film Dèmoni e Dèmoni 2 – e Dèmoni – Il regno delle tenebre (2019) di Andrea Gallo Lassere e Simona Simone, edito dalla Rustblade Comics.
Da anni si vocifera di un seguito ufficiale della saga diretto da Geretta Geretta, che era apparsa in Dèmoni nel ruolo di Rosemary, ma rimane da vedere se l’operazione andrà effettivamente in porto.
Trailer di Dèmoni 2… L’incubo ritorna
Trailer italiano, in bassa definizione:
Trailer HD in lingua inglese:
Colonna sonora originale di Simon Boswell
Altri brani della colonna sonora di Dèmoni 2
- Panic – The Smiths
- Heartache – Gene Loves Jezebel
- (Here Comes the) Rain – The Cult
- Power – Fields of the Nephilim
- Backbeat – Art of Noise
- Blue Heart – Peter Murphy
- De Profundis – Dead Can Dance
- Kundalini Express – Love and Rockets
- How It Shone – Pierce Turner
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