Non aprite prima di Natale (1984): un bizzarro slasher britannico
Il film di Edmund Purdom è uno sfortunato horror natalizio con diversi problemi di produzione ma con qualche idea originale e dei cenni al reggae e al punk.
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Non aprite prima di Natale
Don’t Open Till Christmas
Edmund Purdom, UK 1984, 86’
Un assassino mascherato uccide tutti gli uomini vestiti da Babbo Natale che incontra per le strade di Londra, ma l’ispettore capo Ian Harris (Edmund Purdom) è sulle sue tracce.
Unica prova di regia di Edmund Purdom, più noto come attore, soprattutto nell’ambito del cinema di genere.
Questo slasher natalizio, che vede lo stesso Purdom nel ruolo del protagonista, risente pesantemente dei continui contrasti tra lui e la produzione, che lo portarono ad abbandonare i lavori prima che il film fosse portato a termine.
Le riprese, avviate nel dicembre del 1982 e proseguite con estrema lentezza, furono completate solo agli inizi del 1984 dallo sceneggiatore Derek Ford e dal montatore Ray Selfie, che inoltre girarono di nuovo diverse sequenze già dirette da Purdom, visto che a quel punto alcuni attori non erano più disponibili e i loro ruoli dovettero essere affidati ad altri interpreti.
Non sorprendono, quindi, né la qualità altalenante della regia né la disomogeneità della fotografia, che fanno passare in secondo piano gli aspetti positivi del film.
Ad esempio, l’immagine del serial killer è azzeccata, inoltre gli omicidi sono ben realizzati e si svolgono ogni volta secondo modalità differenti.
La colonna sonora è abbastanza originale, dato che il compositore Des Dolan alterna qualche episodio reggae dub alle consuete musiche d’atmosfera che ci si aspetterebbe in un film del genere: non si ha certo l’impressione di ascoltare King Tubby, ma questa scelta singolare contribuisce a conferire un tocco di personalità alla pellicola.
Per quanto riguarda il cast, si segnalano la presenza della cantante pop Caroline Munroe, che interpreta se stessa (uno dei delitti si svolge nel corso di una sua esibizione), e la valida prestazione di Pat Astley, che con Non aprite prima di Natale conclude la sua lunga carriera di attrice sexy indossando i (pochi) panni della modella Sharon.
Nell’unico segmento di interesse sottoculturale appare una piccola gang di punk rocker, il cui solo tocco di autenticità è dato da una maglietta dei Cramps.
Bisogna ammettere, comunque, che vedere ragazze e ragazzi punk inseguire Babbo Natale per rubargli la bicicletta è piuttosto divertente.
D’altro canto, gli anni ’80 possono essere considerati il decennio della punxploitation, e solo in tempi relativamente recenti la sottocultura è stata raffigurata in maniera più autentica in ambito punk horror.
Nel complesso non si tratta di un pessimo film, ma le disavventure legate alla produzione lo rendono consigliabile solo ai fan più accaniti del cinema horror degli anni ‘80.
Trailer – Non aprite prima di Natale
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