“My Riot – Agnostic Front: La mia vita hardcore” (2019) di Roger Miret
Letizia Lucangeli, traduttrice in italiano di “My Riot” di Roger Miret (Agnostic Front), recensisce il libro
🇬🇧 Non-Italian speakers take note! This review of the Italian edition of Roger Miret's My Riot: Agnostic Front, Grit, Guts & Glory is only available in Italian language. However, you can still rely on Google Translate for a rough translation.
La vita hardcore di Roger Miret
Il racconto autobiografico è un materiale narrativo piuttosto difficile da maneggiare: il pericolo di autoesaltazione ai limiti dell’agiografia o, di contro, il rischio di toni eccessivamente minimalisti sono due elementi che polarizzano un equilibrio precario; ancor più se si tratta, come in questo caso, di una personalità esplosiva come quella di Roger Miret, vocalist e frontman del gruppo hardcore newyorkese Agnostic Front.
Scritta in collaborazione con il giornalista musicale Jon Wiederhorn, My Riot – Agnostic Front: La mia vita hardcore si pone a metà tra i due poli di cui sopra: divertente e malinconica, profondamente umana e venata di sano realismo, l’autobiografia di Roger Miret è uscita nel 2017 negli Stati Uniti con il titolo My Riot: Agnostic Front, Grit, Guts & Glory, che fa riferimento al brano omonimo di Roger Miret and The Disasters.
Il libro – edito in italiano da Hellnation Libri / Red Star Press – è una vera e propria storia di vita. Dal racconto traspaiono una volontà di catarsi da alcuni dolorosi episodi che hanno coinvolto la vita personale del protagonista, ma soprattutto l’urgenza di raccontare gli anni irripetibili, sudici e meravigliosi del Lower East Side di Manhattan degli anni ’80, incubatore della scena New York Hardcore.
La città di New York è la protagonista del sottotesto di questa affascinante storia; la sua trasformazione da metropoli cupa e disperata ma piena di vita e creatività a laboratorio per esperimenti di gentrificazione che ne hanno cancellato il tessuto umano e comunitario è raccontata con accenti amari e pieni di nostalgia.
La narrazione riesce particolarmente quando dà specificamente conto del periodo di fermento che ha portato New York – la cui scena hardcore è partita con un lieve ritardo rispetto a quelle delle vicine Boston e Washington – a creare un sound unico, che si è nutrito fin dagli albori di precarietà esistenziale, violenza e drammatiche storie personali, ma che tuttavia possiede un’attitudine all’ironia perfettamente comprensibile da chi ama il punk in modo viscerale e in esso è cresciuto e si è formato.
Il titolo italiano La mia vita hardcore coglie l’essenza di Roger Miret. Nelle sue parole: «L’hardcore mi scorre nelle vene. È ciò che mi fa sentire vivo. È ciò che piscio, sudo e sanguino». Il punk e l’hardcore sono molto più che due stili musicali: sono un’attitudine, una condizione esistenziale, un amore che non finisce mai.
Conclusioni
Il lettore appassionato di hardcore che avrà voglia di avventurarsi in questo libro, che alterna momenti dolorosi ad altri comici ad altri ancora profondamente critici nei confronti di una società capitalista dalla quale Roger e altri come lui hanno deciso di mettere in discussione i meccanismi (seppur in modo a volte contraddittorio), si riconoscerà in molti episodi narrati e molte dinamiche personali o tra band. Chi, invece, ignora il mondo raccontato da Roger Miret si troverà di fronte a un universo ricchissimo di umanità.
Un suggerimento: man mano che la narrazione scorre, invitiamo i lettori che conoscono poco o per nulla gli Agnostic Front ad ascoltare i loro dischi; solo allora potranno comprendere appieno il sound tagliente e livido della New York hardcore.
Comunicato stampa di Hellnation Libri / Red Star Press
Gangs of New York incontra Mean Streets nell’avvincente biografia di Roger Miret, il significato vivente di cosa ha significato sopravvivere agli anni Ottanta nel Lower East Side, trovando nella musica un rifugio e il senso stesso della propria esistenza.
My Riot è la testimonianza definitiva sulla nascita e lo sviluppo della scena hardcore newyorkese – ma anche della violenza esercitata contro la working class nei ghetti metropolitani – raccontata da un protagonista assoluto: il frontman della leggendaria band Agnostic Front.
Nato a Cuba ed emigrato con la sua famiglia negli Stati Uniti, Miret, con un linguaggio che non lascia spazio all’immaginazione, parla di cosa ha significato crescere in terra straniera, sottoposto al regime di un patrigno violento e in condizioni di totale indigenza.
Miret ha dovuto fare i conti con la violenza fin dall’infanzia, trascorsa in appartamenti occupati, dentro casermoni cadenti e in compagnia di diseredati costretti agli stessi abusi e schiacciati dalla vita con identica durezza.
In uno simile contesto, Miret ha dato un contributo imprescindibile alla formazione di un nuovo genere musicale ma, perennemente a corto di denaro e con un successo commerciale impossibile da ottenere, sarà il business della droga a dettare le sue regole, spalancando alla voce degli Agnostic Front il baratro della prigione: l’ennesima prova da superare sull’impervia via che, nel nome dell’unità tra i kids, condurrà a una redenzione conquistata senza scendere a compromessi.
«Roger ha dato voce a chi non ha voce e ha vissuto la vita di cui parlano le sue canzoni. Questo libro è incredibile, non riuscivo a metterlo giù!» – Lars Frederiksen, Rancid
«My Riot è un libro potente e avvincente. Uno sguardo nudo e crudo sulla vita di un uomo che ha fatto ciò che doveva fare per sopravvivere» – Scott Ian, Anthrax
«Il codice d’onore dell’hardcore è incrollabile. La personalità di Roger e la sua lealtà possono essere superati soltanto dalle fiamme che gli ardono nel cuore e dalla sua dedizione alla causa» – Jerry Only – Misfits
Prefazioni di Al Barr dei Dropkick Murphys e di Jamey Jasta degli Hatebreed.
ROGER MIRET – Pioniere della scena hardcore di New York, nasce a Cuba, si trasferisce con la famiglia negli Stati Uniti e, nel 1983, diventa la voce degli Agnostic Front, la band seminale con cui, negli anni, inciderà classici come United Blood, Victim in Pain e Cause for Alarm. Vive a Scottsdale, in Arizona.
JON WIEDERHORN – Tra i suoi libri, tradotto in italiano, il fondamentale Louder Than Hell: la storia orale del metal (con Katherine Turman). È coautore dei volumi Ministry: The Lost Gospel According to Al Jourgensen e I’m the Man: The Story of That Guy from Anthrax (con Scott Ian). Vive a Montclair, nel New Jersey.
“My Riot” – Scheda libro
Roger Miret con Jon Wiederthorn, My Riot – Agnostic Front: La mia vita hardcore, Hellnation Libri 2019.
Traduzione in italiano: Letizia Lucangeli (Crombie Media).
Consulenza storica e musicale: Flavio Frezza (Crombie Media).
Formato: 15×22 brossurato con bandelle.
PP: 336 illustrato con fotografia in b/n + 8 tavole a colori fuori testo.
Prezzo: 22 €.
Recensioni di “My Riot”
- Recensione di Antonio Bacciocchi
- Recensione di Ghigliottina
- Videorecensione di Dressed to Punx
- Il volume è stato incluso tra i migliori libri musicali del 2019 da Antonio Bacciocchi
- Si parla di My riot anche su questo articolo di Radio Punk
Presentazioni effettuate
Presentazioni effettuate in Italia con la traduttrice Letizia Lucangeli:
- 1 giugno 2019, Bologna (evento Facebook)
- 15 giugno 2019, Roma (evento Facebook)
- 21 dicembre 2019, Viterbo (evento Facebook)
“My Riot”: come ordinarlo
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Le immagini che corredano questo articolo sono tratte dal documentario The Godfathers of Hardcore.
Pubblicato il 2 maggio 2019 e aggiornato il 19 gennaio del 2020.